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mar 2016RIFORMA DEL CATASTO LG. n.23/2014
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo 2014 della legge sulla delega fiscale (legge n. 23 dell'11 marzo 2014), la riforma del catasto fabbricati parte ufficialmente.
La riforma del catasto fabbricati è contenuta nell'articolo 2 della legge sulla delega fiscale e si basa sui sei punti cardine che riepiloghiamo qui di seguito:
1. Rendita catastale
2. Valore patrimoniale degli immobili
3. Federalismo catastale
4. Immobili storici
5. Commissioni censuarie
6. Stime dirette per le unità a destinazione speciale
I primi due punti sono fondamentali perché di fatto avviano un cambiamento epocale nel calcolo delle rendite e del patrimonio imobiliare degli Italiani e che potrà in futuro determinare aggravi importanti dal punto di vista Fiscali,immaginando anche una prossima revisione anche delle norme per le imposte di successione.
di seguito troverete le modifiche salienti di questi due punti.
Rendita catastale
La rendita catastale nel Nuovo Catasto algoritmico sarà calcolata a partire dal dato dei valori di locazione annui espressi al metro quadrato, forniti dai dati che produce periodicamente l'Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI).
Questo dato, moltiplicato per la superficie dell'unità immobiliare e corretto da un coefficiente che tenga conto delle spese di manutenzione, disposizioni di legge per adeguamenti tecnici, assicurazioni, ecc. fornirà la nuova rendita catastale.
Valore patrimoniale degli immobili
Un altro elemento di rottura con il passato operato dal Nuovo Catasto sarà l'aggancio del valore patrimoniale al valore di mercato reale dell'immobile.
Anche in questo caso l'algoritmo partirà dal dato base del valore di mercato al metro quadrato modificato per una serie di coefficienti quali, ad esempio, l'affaccio, la presenza di riscaldamento centralizzato o autonomo, l'anno di costruzione, presenza o assenza dell'ascensore, ecc.
Il dato emendato così ottenuto, moltiplicato per la superficie dell'unità immobiliare, fornirà il nuovo valore patrimoniale.
Ad oggi, nulla si sa più sui tempi di approvazione. Unico indizio per capire i tempi della nuova riforma potrebbe essere la dichiarazione fatta dal Primo Ministro Renzi nel consiglio dei Ministri tenutosi il 23/06/2015 dove aveva dichiarato che la riforma sarebbe stata emanata solo dopo aver definito la nuova imposta locale che sostuirà l'imu e la tasi, la cosi detta "Local Tax", dunque aspetteremo con pazienza la nascità della riforma.
Comunque una cosa è certa che la riforma prima o poi arriverà per tanti buoni motivi non ultimo per sostenere le entrate dello Stato nella futura riforma delle imposte di sucessione.